Portogruaro espugna Fagagna. Però... che fatica!

COME COMPLICARSI LA VITA MA ALLA FINE SPUNTARLA

In una gara infrasettimanale ambientata nel gelo campestre del profondo Friuli, la Banda Chiesurin riesce a vincere una gara che pensava di archiviare senza problemi e che invece si rivela carica di pathos e insidie.

I portogruaresi, caricati a panettone e spumante, entrano in campo ancora immersi nell'atmosfera delle recenti feste natalizie, infatti non riescono ad azionare una tra le loro armi di solito più efficaci. La difesa. Dal canto loro, i "limoni" udinesi all'inizio non ci credono più di tanto e partono anche loro un po' svogliati e distratti, con le sole guardie Mollo e Kadermatz a vivacizzare l'attacco, ma senza evidenziare un gioco di squadra convincente. Coach Cignolini punta, invece, tutto sulla transizione, cercando di mettere in difficoltà Bolcato & C. Il primo quarto si chiude 12 a 16 e l'unico vero evento (negativo) da segnalare, a parte la buona vena sotto le plance di Cais e Mulato, è la lussazione alla spalla sinistra subita da Alberto Faorlin, per il quale è prevedibile un periodo di riposo. Andrà a far compagnia sul lettino del fisioterapista al già malandato e oggi assente Nicolò Ostan.

Alla riapertura delle ostilità, la Lemon schiera a sorpresa un furetto imprendibile e venefico, Michele Pasquariello, che infastidirà fino al termine gli avversari, intanto castigandoli con un parziale di 9 a zero e valorizzando anche gli attacchi degli ottimi Codutti e Rosso. Il sorpasso è inevitabile e il secondo quarto si chiude sul 39 a 31 con i friulani che adesso ci credono, eccome!

I veneti trovano sempre più in Baruzzo il proprio principale punto di riferimento, sia in attacco sia in difesa. Il Capitano subisce tutta una serie di interventi al limite del regolamento, che tuttavia non riescono a intimidirlo, anzi, ne esaltano la caratura tecnica. Anche la lotta fisica tra Paludetto e Gajotto da una parte e Iob e Pevere dall'altra rasenta la boxe o il sumo, Fatto sta che Porto risale un po' alla volta la china e a questo punto l'allenatore granata gioca la carta Anese. Come sarebbe a dire Anese chi? Marco Anese! Giovane e promettente virgulto del 2002. All'inizio la mossa sembra disperata o appare il classico cambio per prendere tempo e far rifiatare i vecchi marpioni, ma non è così. Il "baby" sfodera una prestazione da incorniciare, con palle recuperate, rimbalzi, canestri, falli subiti, liberi realizzati, perfino assist! I due Nicolò, Baruzzo e Marcon, trovano il punto d'appoggio che aspettavano. Sorpasso portogruarese, antisportivo alla guardia tiratrice Nicola Guadagni e fallo tecnico fischiato alla panchina di casa. Il quarto si chiude in bellezza con Porto in vantaggio, 52-56.

Anche l'ultima frazione di gioco si apre all'insegna del fantastico duo Baruzzo-Anese, ma, com'era inevitabile, tra polemiche e gioco "maschio", la gara si surriscalda e rischia di andare in ebollizione con l'ingresso in campo di Filippo Moro. La guardia concordiese, contro ogni aspettativa, di solito fumantina, stavolta riesce a controllare i bollenti spiriti e si rivela funzionale alle aspettative dei suoi compagni, fornendo una buona prestazione in ogni fase di gioco.

Ebbene, Fagagna non ci sta e si riporta sotto fino a meno 3, pareggiando poi (64-64) quando mancano tre minuti alla fine. E' proprio in questi drammatici frangenti, tuttavia, che Baruzzo, Bolcato, Mulato, Marcon, Cais imprimono il loro inequivocabile sigillo sulla gara, che con l'ingresso in campo anche di Tommy Botter e Giovanni Brusco si chiude sul 72 a 84. E meno male che doveva essere una scampagnata.... Ma va bene anche così. Domenica tutti in via Lovisa a tifare per la Pallacanestro Portogruaro che si batterà contro i vecchi "amici" dell'Aviano!